poesia di Martina Zuccolo - Adria
Batte ticchettando contro il tetto
scroscia, gocciola, zampilla e gorgoglia.
Metronomo notturno,
scandisce il tempo,
tamburellando sul marciapiede
e giù per le grondaie;
musica metropolitana, straniera.
Umido ritmo sconosciuto
si posa sulla pelle,
s'accorda coi ricordi
delle secche notti d'oriente.
Si finge freschi flutti di fontane,
acquarello di profili di moschee.
Cantilena di note dagli alti minareti,
musica che non vibra più con la mia anima,
La mia scia frusciante di stoffe profumate,
utima roccaforte del mio canto antico,
bagnata dal fragore della città.
AVVISO
PICCOLO PROBLEMA TECNICO: PREMIAZIONE ALLE 21 e 30
[10:21
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