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poesia di Papadia Ada Magda - Sesto S. Giovanni (MI)



Ho bisogno di scrivere qualcosa che mi martelli nella testa, qualcosa che mi faccia mancare il fiato … Ho bisogno di ritmo, di ritmo … Di un assurdo ritmo indecente …

Ho voglia di musica, di suoni ascoltati ad alto volume e di essere rapita da pensieri alieni. Ho voglia di fare e di non disfare mai … ho bisogno di alta velocità e di non fermarmi in nessun momento …

Tu suona e non smettere mai. Le note s’impossesseranno dell’aria che mi circonda, non esisteranno più muri e nemmeno confini e scompariranno le piaghe della sofferenza e dell’apatia. Suona e non smettere! Non smettere mai di dedicare un concerto alla vita.

Suona e fammi rapire dalle emozioni, metti in musica il mio affanno … dai ritmo, spingilo allo spasimo, grida, urla: donagli il mio sangue …

Suona non per vendetta ma solo per amore.

Fammi sentire l’impossibile: voglio essere fuoco nel fuoco e acqua di mare, voglio l’arduo e voglio diventare un segreto da non dire, io che forse credo ed io che a volte suppongo, io voglio il respiro … Dammi una nota, la voglio vivere!

Ritmo, ho bisogno di spazio. Niente muri e niente arroganze, niente soprusi ma solo il colore del cielo. Voglio disintossicarmi dai miei sbagli.

Ho bisogno di velocità, di un’andata senza ritorno e di un’esperienza in uno spazio diverso, voglio sogni non ancora sognati, voglio un giorno senza data in un anno che non verrà mai e voglio che nessuna lontananza sia così lontana … Voglio che l’oggi sia il domani di sempre …

Ritmo, ritmo da vivere e da consumare, da bruciare con passione e con ardore, ritmo da cantare e da ballare, un ritmo che duri nel tempo … Vorrei baciare la terra e il mare …

Suona non per vendetta ma solo per amore.

Vorrei scrivere frasi incoerenti e vorrei scrivere il tuo nome sulla sabbia con quelli di altri, poi vorrei scrivere il mio nome sopra un’onda per abbracciarvi tutti e portarvi via con l’aiuto della risacca … io amo la musica e la nobiltà dell’anima, io amo il mio diavolo vestito di bianco ...
Suona il pianoforte una musica dettata da Dei, entusiasti per una vita vissuta in un frammento di niente ... io non più vigliacca applaudo a un pozzo quasi vuoto …

Suona non per vendetta ma solo per amore …

Ora con un po’ di pazzia camminerò sulla tastiera di un pianoforte folle e cercherò una nota che mi assomigli, forse dagli stessi tasti nascerà l’albero dalle parole mute e qualche germoglio di speranza, forse l’oggi non ci sarà e il domani sarà già passato e forse l’impossibile diverrà quasi una probabilità … Dammi ritmo, sospingi i miei pensieri al di fuori dei giorni e dalle notti. Dammi ritmo, non voglio più ruggine sul mio tempo.

Suona e non interrompere l’incantesimo del canto.

Nessuna nota stonata giungerà dalla tua musica e nessun epitaffio sarà mai scritto su una tomba che non esiste. Tu canta ai miei pensieri, al profumo del pane e all’amore di chi sa amare.

Ritmo, dai ritmo al mio cuore e a certe mie considerazioni. Ritmo nelle ossa e nella pioggia: ritmo sulla terra e dintorni.

Non smettere di suonare la canzone della vita, sospingi l’altalena dei miei perché verso l’alto e fa che io diventi tuono: voglio squarciare i ricordi come il lampo squarcia il cielo e voglio ruggire alla vista della mia imperfezione come il boato che giunge dopo la saetta.

Io, per un attimo musa ispiratrice ho raggiunto il centro del mare, ora io posso ascoltare il concerto delle sirene. Musica sempre e ovunque, una musica suonata non per vendetta ma solo per amore

Ed io rinacqui con un abito nuovo e con la musica per madrina, ed io camminai su un pentagramma di suoni e di karma variopinti, io che non sapevo cosa fosse il vero e cosa fosse l’autentico, io mi risvegliai all’interno di uno spartito ingiallito dal tempo …

E la musica non smise mai di suonare, una musica suonata non per vendetta ma solo per amore


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1 commenti

Giovanni ha detto... @ 12 ottobre 2009 alle ore 08:24

porca... è bellissima...

alcune frasi mi hanno sfondato l'anima... "voglio disintossicarmi dai miei sbagli" una, fra altre non meno forti!!!

si sente che è VERA.
il fuoco, il mare, il ritmo impazzito quasi tribale sono intrisi nelle parole e ti rapiscono...

bellissima...

Gian

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