poesia di Michela Orlando - Fisciano (SA)
Tempo immobile in più punti fili riannodati cupi passati
Arcani disvelamenti poteri inenarrabili nel tempo di un sogno tutto accade
Parziali ricordi che riempiono mille eternità
Stanche risate fintamente allegre lacrime senza tracce
Scissi destini troppo lunghi e stanchi trasferimenti da un momento all’altro
Il sole rosso tramonta sulle pelli infuocate
Stanchezza da pieno di immagini troppi fiori avvizziti troppe fresie sbocciate
Tempo immobile in più punti fili riannodati cupi passati
Vuoti contenitori smaterializzati singulti nei templi indiani infinite albe censurate
Tasti sullo stesso piano alla rinfusa negli spazi bidimensionali buio fotografie intrappolate
Per mancanza d’umana dimensione le musiche sono abbandonate
Aspettano che la chiave liberi amanti occasionali negli interstizi del tempo
Tempo immobile in più punti fili riannodati cupi passati
Le note si concedono ore di sesso sfrenato
Il pentagramma accoglie figlie e figliastre senza servilismo
Alla ricerca di spazi liberi in cui echeggiare stanno tutte in riga
Come rondini sul filo in attesa della liberazione
intessono trame amorose
ordendo stoffe pregiate d’oro e d’argento intessute per cuori duellanti
Tempo immobile in più punti fili riannodati cupi passati
Insieme di nodi fili e lacci tutti attendono che per forza d’incanti
Genio musicante le colga e di sette bellezze si ammanti
Il destino reca assenza di reciprocità suoni stonati falsi cavalieri erranti
Visi ingannatori cuori nascosti trappole amorose irresistibili spasimanti
Tempo immobile in più punti fili riannodati cupi passati
L’occulto entra nel visibile con inganni illusioni visioni fabulatorie
seta vermiglia cala sugli accordi erranti
Tempo immobile in più punti fili riannodati cupi passati
AVVISO
PICCOLO PROBLEMA TECNICO: PREMIAZIONE ALLE 21 e 30
[03:32
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