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poesia di Letizia Lanzarotti - Rho



Scoppio di tumb tumb tuumb

I fuochi artificiali sparati

Nell’aria nel vuoto

Sopraffatta la luna piena

Sparisce dietro ai botti luminosi.

L’artificio bruciato esasperato

Luminoso, disperato, scarnificato

Desiderato continuo proiettato

Continuo pam pam pam

Fuochi sferragliati gettati

Privati colorati tumb esagerati

Artifici fuocali scottati

Sferrano sulla cresta dell’aria

Le fronde irrorate di luce

Freccie di luna scoccate.

“Uccidiamo il chiaro di luna”

Dico a tal punto.

Poi mi baci e mi sento

La pazzia futurista

Infuriata adirata sclerata

Bruciata immedesimata.

Ubriaca!

Nel corpo … devastata

da quel fuoco artificiale …

E la macchina che romba

L’odore di benzina gasolio

Si sferra contro la natura

Del bosco circostante.

La terra pressata le ruote

Continue, ruotanti

Veloci come il fuoco la fiamma

La freccia la foglia la faccia

Il motore sferragliato

Come un fuoco. E più tardi

Ti vidi la vidi prendere fuoco

La macchina incenerisce

In mille fontane di luce …

Fuoco che arde d’amore

scompare ed affonda all’interno

Di una notte futurista.

Uccidendo il chiaro di luna.

Chiamando il mio nome.

Chiamando il tuono, me

Chiamando il tuo nome.

Come i fuochi artificiali.


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3 commenti

Anonimo ha detto... @ 9 settembre 2009 alle ore 06:22

Veramente all'avanguardia e degna di nota la tua vena artistica e poetico-culturale! Buona fortuna per il tuo concorso lovelywriter!

Unknown ha detto... @ 10 settembre 2009 alle ore 22:41

RITMICAMENTE ESALTANTE

Franco Veltro ha detto... @ 26 settembre 2009 alle ore 14:14

Bella, ma difficile per il ritmo forse perchè effettivamente di avanguardia. complimenti, comunque

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