poesia di Letizia Lanzarotti - Rho
Scoppio di tumb tumb tuumb
I fuochi artificiali sparati
Nell’aria nel vuoto
Sopraffatta la luna piena
Sparisce dietro ai botti luminosi.
L’artificio bruciato esasperato
Luminoso, disperato, scarnificato
Desiderato continuo proiettato
Continuo pam pam pam
Fuochi sferragliati gettati
Privati colorati tumb esagerati
Artifici fuocali scottati
Sferrano sulla cresta dell’aria
Le fronde irrorate di luce
Freccie di luna scoccate.
“Uccidiamo il chiaro di luna”
Dico a tal punto.
Poi mi baci e mi sento
La pazzia futurista
Infuriata adirata sclerata
Bruciata immedesimata.
Ubriaca!
Nel corpo … devastata
da quel fuoco artificiale …
E la macchina che romba
L’odore di benzina gasolio
Si sferra contro la natura
Del bosco circostante.
La terra pressata le ruote
Continue, ruotanti
Veloci come il fuoco la fiamma
La freccia la foglia la faccia
Il motore sferragliato
Come un fuoco. E più tardi
Ti vidi la vidi prendere fuoco
La macchina incenerisce
In mille fontane di luce …
Fuoco che arde d’amore
scompare ed affonda all’interno
Di una notte futurista.
Uccidendo il chiaro di luna.
Chiamando il mio nome.
Chiamando il tuono, me
Chiamando il tuo nome.
Come i fuochi artificiali.
AVVISO
PICCOLO PROBLEMA TECNICO: PREMIAZIONE ALLE 21 e 30
[02:25
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commenti
]
3 commenti
Veramente all'avanguardia e degna di nota la tua vena artistica e poetico-culturale! Buona fortuna per il tuo concorso lovelywriter!
RITMICAMENTE ESALTANTE
Bella, ma difficile per il ritmo forse perchè effettivamente di avanguardia. complimenti, comunque
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