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poesia di Raffaella Marolda - Quarto (NA)

Sulla corteccia d’albero

tremolio di ali di farfalla,

marea di ghiande

cadute sul prato d’erbe,

riflessi verdastri nell’aria,

e lontano tra pennacchi di fumo

sulle sagome di case,

soffici e bianche

nella nebbia invernale,

le foglie turbinano nel vento

ed il tremulo pensiero di te

mi palpita nel cuore.
Le immagini sventolano

increspature del mare distante,

ai miei occhi socchiusi dalla nostalgia.

E’ la dolce poltrona,

amorevole, del tuo riposo

m’accoglie tra le braccia

e mi dona il calore del tuo corpo,

mi dona le visioni che tu amavi.

Gli artigli decrepiti della solitudine

si ritraggono:

dalla memoria riappari

come rosa in boccio

di vellutata bellezza.
Canta tra i rami della quercia

la nuova vita:

rinasce il tuo spirito

nell’animo mio,

m’accompagna silenzioso

in ombra, attento e vigile.

prezioso custode dei miei passi.
Canta voce mia,

canta

le emozioni della vita,

prima che l’artiglio supremo

chiuda le pagine del libro.

Canta

le meraviglie d’ogni giorno

la musica del “pastor solitario”

la luce di Picasso

e di petali di rose rosse, gialle

tappeto di feste dell’infanzia,

tramonti di fuoco nel deserto.

Lo spirito salperà

verso alberi,

verdi alberi nelle foreste nere,

brillanti di rugiade sospese,

fiori azzurri dell’anima

pistilli viola,

coralli di pensieri

nel mare di pesci rossi,

cascate d’acqua limpida,

nuvole bianche valicano

monti innevati

e bianchi abeti svettano

sul cielo blu della mente,

attesa di incredibili emozioni.
La vela sul mare rosso

librerà tra le onde

verso l’orizzonte nero della notte,

libera

libera da rimorsi e nostalgie

e sarà luce,

luce perenne

di raggi dorati sul mare

delle parole scritte,

atolli d’amore vissuto

impresso su rocce.

Su tutto

il tuo volto lacera

il velo nero

dell’assoluto silenzio.
M’accoglie la tua poltrona

nelle sue braccia

e sono le tue,

m’attendono

al traguardo

del viaggio

e il mio volto in sofferenza

sarà identico all’immagine di te.

Correremo insieme sui prati

infiniti.


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