di Valentina Gestri - Firenze
Assorto nella solitudine del ricordo,
alla ricerca di una vana,
intangibile emozione,
attende che l’estasi
con irruenta impazienza
gli rapisca la mano.
Giunge una soave melodia,
uno sguardo al candido mirto,
un profumo invade la stanza,
un brivido che vuol esser
lo specchio del reale.
Ecco che finalmente
il mago del nostro cuore
rende possibile questo incantesimo
e la carta pian piano si riempie
di deliziosi simboli.
AVVISO
PICCOLO PROBLEMA TECNICO: PREMIAZIONE ALLE 21 e 30
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