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PICCOLO PROBLEMA TECNICO: PREMIAZIONE ALLE 21 e 30
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di Cosima Dipalma - Monopoli (BA)



Culla d'argento di un sempiterno piacere

Ascolta la prece di due figli diletti

Che a te volgon lo sguardo con vero volere

E che raccontano a te quel che si son detti

fronzoli d'oro che di graziosi morfemi si vestono,

evocano desìo profondo nei lor cuor

e così s' allieta la lor congiunta

e balenante essenza...

Danza di verbi, collisione di stil vari

Partenza senza meta di una volontà comune.

Nel suo viaggio realizza il suo sogno

E nella sua espressione mostra la sua beltà

Turbine inesprimibile li avvolge

d'elegante splendor allorche'

il Caos che di babele ne fu maestro,

seppur singolamente unico ,

rende il lor solo animo alquanto tramestio.

Sprazzo nitore poi li aviluppa

e cosi armonia sposo' euritmìa!

Razionalità distinta che si versa nel fuoco vivo

Ardente passione che riempe la pace dei sensi

Dall'antica arte alchemica trae i suoi tratti

A trasformar il lapis niger in puro oro

Intrigante intreccio di un intrecciato intrigo

Elegante esaurisce la piattezza sociale

ma se a lei vicina il titanico sovraumano

che di sogni vive e di vita ama sognar,

s'avvicina,

l'ottusa nuance offuscata ,

d'offusione si ravviva

e lo mastodontico uomo

trasmuta l'espressione di maesta' sua

in magnificenza che fiammeggiante d'amor di Patria

tien con custodia.

Abbraccio di cura, protezione di bontà

A lei si volge or ora, cantandole note intonate.

Piccola stella gittata dal cielo non per vendetta

Ma per divina intenzione che così si diletta

Sei tu or pronta a far della celestial dote

Un'arma unica a vuotar il grigior dell'immote?

Sei tu or disposta a mostrar al tuo caro

Cosa significhi dipinger lo amaro?

priva di ogni volutta'

e' lo mio varco

alma venus celi

e’ la mia anima...

angelici e mielati fona'

si sussurraron.

intimazione svolazzante libera

fu il suo volto.

Oblium mechanes!

Suvvia cosi sia

e sia or ora il suvvia

anzitempo s'apre la via!

E corrano allora senza freno alcuno

I versi che di tempo e spazio si fan beffa

Mondi inviolati di esotica immagine

Accolgono senza ostacolo alcuno

Chi a loro volge il cuor proprio

Sì come l'anima sua di mondo imbevuta.

Varcata la soglia, ogni paura si spoglia

E' la mente che si siede, ad osservar

Con invero piacere, l'oblio dell'inverno.

inestimabil nesso utopico che

l'utopismo l'ha sol sfiorato

ma della tangibilita'

ne fece verita'.

Or dike guarda sgomenta la lor attraversata

la qual precipitosa fluisce...

Lor congiunzione allor si domanda

qual la rotta e qual lo sfogo

ma ammutoliti restan lor labbra...

le graziose son dunque messe a tacere

dallo opaco che di cupido s'adorna!

E non vi sarà Caronte a trasportarli sul suo traghetto

E non vi sarà Catone ad accoglierli, obbligandoci al verde giunco.

E, ancora, non vi sarà Beatrice a far far qualche bel bagno.

Saranno le menti, fuse nell'Unica, a viaggiar serene

Lungo tratti che ogni simile vuol leder con proprie parole.

Scherno che si diverte, parole che vorrebbro tagliare

Ma che, in nessun modo, riusciranno a tanger

lo spirito di coloro che, nell'Ars primigenia,

trovano il perfetto punto d'arrivo e d'inizio.

Empatico Amore.


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