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poesia di Alice Pusiol - Torino



Ho passato tutta la notte a vegliare su un angelo.
Un angelo dalla bruna chioma che mi fa sobbalzare a ogni suo respiro. Un angelo rinchiuso un corpo mortale che ha conservato la sua purezza divina unendola ai sentimenti umani.
Un angelo i cui difetti sono perdonabili solamente con un suo sguardo.
Un angelo bambino,e si proprio come un enfant che cerca di difendere sempre e comunque ciò che ha di più caro,che riconosce il bene dal male,che allunga sempre il braccio verso chi cerca la sua mano.
Un angelo che mi rapisce non nei sogni,ma nella vita reale.
Un angelo a cui ogni suo arrivo fa risplendere i miei occhi, lo stesso angelo che ora riposa a fianco a me e da cui non potrei mai allontanare lo sguardo,
lo stesso angelo che ricerca la mia mano nella notte,
lo stesso angelo in cui cerco riparo in un abbraccio prima di chiudere gli occhi.
Lo stesso angelo che mi ha rapito il cuore, e con il quale gli permetterei di fare di tutto, tranne restituirmelo.
Un angelo, il mio angelo...ora e finché lo vorrà...


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