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poesia di Vanni Massimo - s. Giovanni in Marignano



Ti prego, ascolta

Del silenzio la sua voce vacillante

Del frastuono e del fracasso

Ascoltane la luce

Luce ridondante, luce iridescente.

Al docile cuor tuo

Non foss’ altro che d’amore e’ turbamento

Amor cantato, amor sognato

All’unica sua eco, vanitoso

si fa dono del riflesso

e spinge orgoglio al suo pudore

e si compiace, vanitoso

del suo nome.
E ardore sia

E musica

E tamburi

E corde generose

E furore ridondante

Di campane e campanacci

Per legar le stelle al vento

Donar corpo alle tempeste

E per sempre e per diletto soffocare

I laconici silenzi

Che affollano la mente algida

Che affollano cruenti

La gente arida.
Arido è l’accordo di un pensiero

Se del pensiero in sé non s’appartiene

Ed arida è la strofa

Che parla e non sa il verbo

Che scrive nella lingua del balordo

E legge con lo sguardo del beffardo.

E musica allor sia

E gioir di ritornelli

E giocar di di canzonette e tamburelli

E musica ancor sia

A evocar farsetti

sinfonie di martelletti

e musica gridata

musica pregata

musica lodata

musica garbata

a lenir l’immonda noia

di un silenzio in mano al boia.


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