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poesia di Marzia Simone - Cesena



Vecchi acidi riemergono
trapuntati come aghi
su occhi spenti...
rigorosi tratti d'un volto sfatto
come granelli scorrono
sotto le mie dita.
Gloriose parole risuonano
come buone note,
su questi spettri.

Strinsi quel corpo.
Le sue vesti nelle mie carni.
Il suo odore sulla mia pelle.
Assaporavo piano quelle labbra.
Sentivo quell'addio.
Lo facevo ripercuotersi nel cuore...
L'ultimo. Addio. Splendido.

Ricercato ritorno sfaccettava
spigoli d'un tempo perso.
Gote solcate da diamanti
tondeggiati da spiriti avvenenti.
Respiro l'aria d'un
sogno vissuto e
mi sveglio con l'affanno
d'un amore smacchiato.

Stranezze. Ricordi. Frastuoni.
Riaffiorano. Ritornano. Scompaiono.
L'ultimo. Addio. Splendido.
Questa volta.
Ancora una volta. Per sempre.


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