poesia di Marco Toliman Lucchini
Scivola, silente
come il motivo che mi rende
qui
ad ascoltare.
E scivola, silente
il motivo che soffice
rigurgitan le corde
e scivolan,
silenti
i crini di un arco
invisibili,
come le note
che scendono, in silenzio
sopra le viole del prato
sul suono del legno
e i graffi della pece
che stride,
mentre tutto il resto
scivola, in silenzio
sfiorando con sospetto
le tue cicatrici
e poi si appoggiano,
le note,
come labbra spaurite
che indugiano
a scivolare, silenti
sopra la pelle,
la mia, che trema.
AVVISO
PICCOLO PROBLEMA TECNICO: PREMIAZIONE ALLE 21 e 30
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