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poesia di erika Esposito - Seriate (BG)





Per i vichi ingordi di luce, liquida e umida nei ciottoli antichi,

elettrica danzo.

Riflesso bizantino di improvvisati specchi,

bagliore effimero in aroma di mandorle,

rincorro le mura tra muschi e serpi, fino al Cielo…

A lambire le distese di grano, derive silenziose

solo echi di mandolini in ipnotica nenia

quando all’ombra della nuda torre ho sepolto le prime stelle


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