AVVISO

PICCOLO PROBLEMA TECNICO: PREMIAZIONE ALLE 21 e 30
| 1 commenti ]

poesia di Ludovica Mazzuccato - S. Martino di Venezze (RO)



Al Parco dell’Arte,

sedute su di una riga,

nera panchina

tintinnante di slogan,

Nota Musica,

insciarpata

con una chiavi di violino,

e Parola Poesia,

intenta a fumare un pennino,

si studiavano con sospetto.
«Tu non suoni!»

– disse Musica con un do di petto –

«No, ma canto e con le parole

faccio la mia armoniosa magia»

– rispose per le rime Poesia –

Nota e Parola, allora,

si strinsero la mano:

non c’era rivalità

ma la convinta velleità

di riportare nel mondo

un po’ di sana umanità.
Scoprirono anche di avere

comuni amicizie provenienti

dalla generosa terra

di Onomatopea.
«Andiamo a bere

una tazza d’inchiostro

al Bar dell’Ispirazione?»

– propose Parola senza circospezione –

«Il primo giro lo offri tu…»

– accettò Nota squillante di passione –

In quel momento

nasceva un’emozione

e la chiamarono canzone:

le parole si trasformarono

in imitatrici di sonorità

e le note divennero

ventriloque di verità.
E l’uomo capì finalmente

perché aveva due orecchie

e non una solamente

che sarebbe stata ben poca cosa

per poter ascoltare

tutto questo ben di Dio.


Leggi e Vota le altre Poemie



1 commenti

daniela ha detto... @ 1 ottobre 2009 alle ore 06:55

grande ludovica, che ha gia presentato le sue poesie a radio alma a Bxl nella capitale dell'Europa

un Europa che soffre e che non riesce a farsi sentire, ma una Europa che ha ancora un cuore caldo e tanto da dare. che sia un augurio a tutti noi cittadini di non consumare e sperperare questo ben di Dio. (come tu scrivi nelle tue belle poesie)

abbracci europei e sonori

Posta un commento

Una Finestra su Feltrinelli