poesia di Chiara Sorino - Monopolo (BA)
Tutti i suoni del mondo
non ricomporranno mai
quello che non scorre.
E’ sotto pelle.
Invisibile,
dilania tutte le
piane e i rivoli dell’animo,
con furia bieca e vandalica.
Anche la morte
ha un suono bendato.
Quando la musica
si trasforma in un
interno senza colori,
anche l’aria
inizia a tacere.
L’esplosione dei
movimenti
è lontana.
E’ estate, ma è lontana.
Volerò
su questi alberi solitari
che conosco,
ancora più su.
Mi prenderanno
fra le loro braccia.
Suona, la quercia,
perché c’è vento.
E l’acqua fa risuonare gli amori.
Tintinna leggera la salita,
gli alberi corrono all’indietro.
Tutta la natura urla,
e l’attimo è infedele. Fugge.
Un istante privo di sole,
che scandisce il tempo.
La primavera tardava. Adesso è estate.
AVVISO
PICCOLO PROBLEMA TECNICO: PREMIAZIONE ALLE 21 e 30
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