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poesia di Ramona Bacchi - Pianoro (BO)



Il riscatto credevo che alla guerra succedesse,

in realtà ero solo la predestinata messe

che avrebbe poi mietuto l’ipocrisia meretrice

dal campo dell’onestà manifestata in superficie.

Il mio cavallo presentendo la fine è fuggito

ed io stringo l’elsa dell’orgoglio ferito.

Una fiaccola, accorre gente dall’aria stravolta

contemplando il sangue stillare dalla lealtà divelta.

Perduto, un mio compagno alza le braccia ad una finestra,

peccato che per lui non vi sarà sorte più mesta,

come una madre, che in quella stessa fiata

grida sorreggendo la figura del figlio inanimata.

Ora sono consapevolmente desta, sostando indolenzita

innanzi a questo periodo della mia vita,

che mi ritrae in bianco e nero mentre mi rialzo a fatica

tra i ritagli di una personale Guernica.


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