di Irene Caputi - Roma
Nell’acidula linfa della vita, quando il desiderio ci pervade, la succosa bramosia di potere attende di esser succhiata
Fino al suo torsolo, dove uno sciropposo veleno d’oblio profana i nostri cuori
Con la sua dannata benedizione ed intrigante rapsodia
Inebriati di promesse e false profezie
Siamo qui, sterili nei nostri flashback d’eccitazione
A cercare un appiglio per salvarci dall’inerzia totale
Sveglia… respira questi frivoli sentimenti di corruzione
E con il tuo sospiro affannato soffiami via
Tremante di sgomento e vivida agonia
Nella silenziosa notte lunare, sciami di credenze vagano ubriachi
Per rosicchiare le ardite viscere della loro esistenza
Inebriati di promesse e false profezie
Siamo qui, sterili nei nostri flashback d’eccitazione
A cercare un appiglio per salvarci dall’inerzia totale
Spiriti solitari danzano in un chiostro di fuoco
In uno straziato canto d’abbandono
Inebriati di promesse e false profezie
Siamo qui, sterili nei nostri flashback d’eccitazione
A cercare un appiglio per salvarci dall’inerzia totale
AVVISO
PICCOLO PROBLEMA TECNICO: PREMIAZIONE ALLE 21 e 30
[06:23
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